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Patologie trattate dalla Medicina Manuale Ortopedica

Medicina Manuale Ortopedica Italia

 

La Medicina Manuale Ortopedica è una Disciplina Medica rivolta al trattamento di disturbi dolorosi benigni, di origine meccanica, della colonna vertebrale, degli arti e delle articolazioni.
Di tali disturbi dolorosi di origine benigna il più delle volte non viene riconosciuta la sede anatomica, in quanto si presentano come riferiti a distanza. Essi corrispondono ai dolori comuni con andamento temporale di tipo acuto, subacuto o cronico ricorrente, con cui i  pazienti di qualunque età spesso convivono e che sono rassegnati a dover subire.
Saper riconoscere e trattare tali disturbi dolorosi comuni deve essere compito solo del Medico Chirurgo (non di altre figure sanitarie non in possesso di una Laurea in Medicina e Chirurgia: fisioterapista, massoterapista, laureato in scienze motorie etc), che si è specializzato successivamente nella conoscenza approfondita, teorica e pratica, della Medicina Manuale Ortopedica.
Solo infatti dopo una attenta visita clinica ed eventualmente la richiesta di esami diagnostici successivi, indispensabili per una corretta diagnosi differenziale (caratteristica specifica del Medico Chirurgo appunto), sarà possibile escludere sospette patologie, che non vanno assolutamente trattate con l’ausilio delle tecniche manuali, caratteristiche della Medicina Manuale Ortopedica.

E’ opportuno precisare che la Medicina Manuale Ortopedica, non si configura come una medicina alternativa nè tantomeno come alternativa alla medicina, ma è semplicemente una Specializzazione ulteriore, successiva al corso di studi, previsto dall’Ordinamento Giuridico, per il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia
Tale Specializzazione ulteriore si consegue in alcuni Stati Europei (come ad esempio la Francia) con dei Diplomi Universitari bi o triennali (DIU), mentre in altri (ad esempio l’Italia) con dei Corsi specifici, tenuti da Enti privati e gestiti da Docenti di riconosciuto valore e comprovato livello (quale il Corso AIRAS di Padova, gestito dal nostro gruppo). 

La colonna vertebrale è un capolavoro di biomeccanica: centinaia di migliaia di anni di evoluzione l’hanno modellata e plasmata nelle sue curve sul piano sagittale, che la rendono una struttura estremamente dinamica.
Data la sua importanza i dolori vertebrali comuni rivestono le sembianze di una vera e propria epidemia sociale. Circa l’80% infatti della popolazione generale sarà afflitta, almeno una volta nella vita, dal comune “mal di schiena” e questo accadrà con importanti ricadute economiche, in ambito lavorativo, e private, nella sfera della qualità di vita in generale. 
Per questo è fondamentale che una fascia di Colleghi Medici sempre più ampia sia interessata, in futuro, alla teoria ed alla pratica di questa Disciplina Medica.
Una volta escluse infatti le origini infettive, infiammatorie o tumorali di un dolore (qualunque ne sia la localizzazione), le manipolazioni vertebrali o articolari periferiche  eseguite “manu medica” sono in grado di curare tutti quei dolori meccanici, benigni, comuni e reversibili, legati alla diagnosi (di competenza Medica) di disturbo doloroso intervertebrale minore (DDIM) o disturbo doloroso articolare minore (DDAM).

Cosa si può curare con la manipolazione vertebrale o articolare periferica secondo la Medicina Manuale Ortopedica

  • Lombalgia (il comune mal di schiena)
  • Dolori cervicali (la cosiddetta “cervicale”, associata o meno a vertigini, nausea, vomito)
  • Mal di testa (frequentemente di origine cervicale)
  • Dolori interscapolari e dorsali 
  • Distorsioni vertebrali e distorsioni costali
  • Acufeni (“ronzii” all’orecchio di origine cervicale) e certi dolori mandibolari
  • Dolori di spalla anche con limitazioni dolorose del movimento
  • Falsi o veri dolori dell’anca
  • Pseudo dolori del ginocchio e pubalgia (di origine vertebrale)
  • Sciatica “falsa” (dolore agli arti inferiori erroneamente riferito al nervo sciatico)
  • Dolori tendinei periferici (spesso non di origine infiammatoria)
  • Dolori addominali (di origine vertebrale)
  • Dolori di “falsa” origine ginecologica 
  • Dolori al torace (di “falsa” origine cardiologica)
  • Dolori agli arti inferiori di origine dall’anca, dal ginocchio o dalle numerose articolazioni del piede

Il Medico Chirurgo esperto in Medicina Manuale Ortopedica ha dunque, nel proprio bagaglio professionale, tutti gli strumenti terapeutici (manipolazioni e mobilizzazioni vertebrali, manipolazioni e mobilizzazioni articolari periferiche, tecniche di massaggio, stiramento e trazione e tecniche miotensive specifiche) per trattare i disturbi dolorosi benigni suddetti, oltreché lo strumento indispensabile, dell’esame obiettivo clinico classico, per dirimere i dubbi di patologie di origine non muscoloscheletrica (tumorale, infiammatoria o infettiva) da non trattare invece assolutamente con le tecniche predette.

Infine il Medico di Medicina Manuale Ortopedica non deve assolutamente essere confuso con l’ osteopata o il chiropratico per due motivi fondamentali: 

  1. Egli è prima di tutto sempre un Medico Chirurgo, soggetto quindi alla regola ippocratica del “primum non nocere”, qualità spesso non riscontrabile negli operatori osteopati e chiropratici, che il più delle volte non sono appunto laureati in Medicina e Chirurgia.
  2. Il suo bagaglio professionale è corredato di una semeiotica manuale validata da decenni di sperimentazione clinica, nonché ben codificata e ripetibile da qualunque Collega Medico Esperto in tale Disciplina. Egli dunque non basa mai la sua diagnosi ed il successivo trattamento del paziente sulla regola del “magister locutus est” o dell’ “ipse dixit”,  che invece caratterizza osteopatia e chiropratica.